Mangiare sano
Mangiare sano: cosa significa?
Per questo motivo, in Italia e non solo, gli enti di ricerca ufficialmente riconosciuti propongono delle regole o principi che possono essere considerati una “garanzia” di correttezza; nel Bel Paese, questo “vademecum” del salutista (che dovrebbe interessare la consuetudine di qualunque individuo) è detto: “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana”.
Tale pubblicazione è disponibile anche on line sul sito del “Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione” (dal 2013 ridenominato Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), responsabile della sua creazione e divulgazione.
Va comunque specificato che mangiare sano non significa solo mantenere l’equilibrio nutrizionale, ma anche utilizzare gli alimenti che possono garantire uno standard igienico. Questo parametro va poi contestualizzato sia nell’ambito biologico e microbiologico, sia in quello delle contaminazioni.
I lettori avranno già ben inteso che si tratta di un argomento vasto e difficilmente sintetizzabile, soprattutto in un singolo articolo. Tuttavia, senza la presunzione di soddisfare appieno ogni necessità di apprendimento, di seguito cercherò di riassumente in maniera più efficace possibile i criteri principali del mangiare sano.

Equilibrio nutrizionale
L’equilibrio nutrizionale è un fattore determinante del mangiar sano, o meglio, solo mangiando sano è possibile mantenere l’equilibrio nutrizionale.
Per equilibrio nutrizionale si intende un parametro che valuta le quantità e le proporzioni dei singoli nutrienti e componenti nutrizionali assunti con la dieta. Ognuno di essi ha una funzione ben precisa, ragion per cui negli anni si è cercato di determinarne il fabbisogno reale.
Un organismo che non giova di un’alimentazione equilibrata ha maggiori difficoltà a mantenere la così detta “omeostasi”. Ovviamente, essendo una macchina quasi perfetta, per quel che riguarda la nutrizione, il fisico si avvale di un’ottima autonomia; ciò significa che è tendenzialmente progettato al fine di “sopravvivere” ad ogni circostanza.
In definitiva, mangiare sano garantisce il mantenimento dell’equilibrio fisico e, talvolta, contribuisce anche a quello psichico.
Ora, la domanda che sorge spontanea è: A quali principi di equilibrio nutrizionale subordina la definizione di mangiare sano?
Difficile rispondere con chiarezza in poche righe, anche perché i fabbisogni sono soggettivi e variano (ma non sempre tanto quanto si possa credere) in base all’età, al sesso, allo stile di vita ed a componenti soggettive come l’entità dello scheletro e della muscolatura, le predisposizioni metaboliche, patologie ereditarie ecc.
Poiché i nutrienti e le componenti nutrizionali sono davvero molti e tutti fondamentali, è necessario rimanere sul generico. Nella tabella sottostante vengono riassunte alcune nozioni riassuntive che potrebbero essere molto utili ai neofiti dell’argomento.
ATTENZIONE! Le raccomandazioni tengono in considerazione un soggetto medio ed adulto, con un coefficiente di attività fisica medio e un lavoro altrettanto ordinario. Si escludono attività sportive, condizioni patologiche o fisiologiche speciali, infanzia e terza età.
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